L’INSEDIAMENTO UMANO
Le informazioni sono tratte dal libro promosso dall’associazione di volontariato OaSì – Insieme per le valli APS dal titolo – “MONTEBELLO – à stìmi bèn insèn” disponibile al link: https://www.amazon.it/dp/B0BPGGCRRX
COM’ÈRA
A Migliarino di Sotto viveva la famiglia Togni con 13 persone e costituiva un a comunità unica con le altre due famiglie di Migliarino di Sopra come si vede nella foto scattata negli anni 1940 a Migliarino di Sotto che ritrae la famiglia Togni con altri componenti della famiglia Canducci.
Le famiglie di Migliarino di Sopra e di Sotto, vivevano di ciò che si produceva nei campi:
grano, fieno, viti che non facevano mancare mai il vino, tanti alberi da frutta meli ciliegi, peschi, le bestie, i buoi per il lavoro, mucche da latte, il formaggio, le pecore, gli agnelli venduti ai macelli di Montebello e i maiali per uso familiare.
Nelle vicinanze dell’insediamento di Migliarino di Sotto era stato scavato un lungo rifugio nel tufo usato da 42 rifugiati durante i bombardamenti del 1944.
OGGI
si possono costeggiare i grandi campi ancora lavorati delimitati dalle grandi siepi con vista fantastica su Montebello lontana e sorprendono alcune querce imponenti con dimensioni davvero rare che andrebbero tutelate.
Spunta dai rovi l’angolo del muro che rimane dell’antico insediamento di Migliarino di Sotto con vista sulla discarica di Ginestreto
Le informazioni sono tratte dal libro promosso dall’associazione di volontariato OaSì – Insieme per le valli APS dal titolo:
Oasi di Torriana Montebello – Valore ed etica di un territorio
Vespertilio maggiore: Myotis myotis
Questo genere di pipistrello predilige le località temperate e calde di pianura e di collina, ove frequenta gli ambienti più vari, ivi compresi quelli fortemente antropizzati. Il Vespertilio maggiore nei nostri territori risulta più raro rispetto al Vespertilio minore che rimane più frequente. Non è semplice distinguere le due specie in quanto posseggono parti anatomiche molto simili tra loro, per tal fine è meglio utilizzare il bat-detector: strumento che capta gli ultrasuoni (emessi dai pipistrelli) non udibili all’orecchio umano, che poi vengono convertiti a frequenze percepibili dal nostro sistema uditivo. In base all’analisi di tali suoni si può risalire alla specie.
Cuculo: Cuculus canorus
Specie migratrice nidificante estiva, si adatta in ogni ecosistema con preferenza per i boschi luminosi e con un ricco sottobosco sia di collina sia di pianura dove si nutre di insetti vari, bruchi (come la processionaria), molluschi e ragni. Caratteristica della specie è il parassitismo di cova: la femmina depone le uova nel nido di una specie ospite affidando quindi ai genitori adottivi le cure parentali della propria prole.
Albanella minore: Circus pygargus
L’Albanella minore è una specie migratrice nidificante. L’areale di nidificazione include le regioni centrali e la pianura padana, costruisce il proprio nido in ambienti aperti erbosi e cespugliosi, preferibilmente collinari. In Oasi si vede spesso sorvolare i calanchi e le radure dove si ciba di insetti, piccoli rettili, micro mammiferi e anche di passeriformi. Questo rapace nidifica a terra per cui la meccanizzazione agricola nei siti riproduttivi può costituire una minaccia, sebbene non quantificabile.
Mantide pennata: Empusa pennata
foto: Massimiliano Fabbri
Questo bellissimo mantoideo presenta un areale di distribuzione strettamente mediterraneo. In territorio su praterie steppiche o praterie sommitali nelle aree calanchive
Istrice: Hystrix cristata
Originale dell’Africa settentrionale, fedele alla sua identità di animale notturno, la vita dell’istrice si svolge essenzialmente dopo il tramonto trovando particolare diffusione negli ecosistemi agro forestali della regione mediterranea. Utilizza zone di grande vegetazione e rive di corsi d’acqua come corridoi naturali per espandersi. Presente anche in Oasi, questo roditore vegetariano (si nutre di radici, tuberi, vari frutti, cereali, germogli) predilige sia un ambiente pianeggiante sia collinare, in prossimità di terreni coltivati e comunque dove ci sia la possibilità di scavare profonde tane.
I VIDEO
I video sono realizzati dall’associazione OaSì – insieme per le valli attraverso l’attività dei soci per il monitoraggio della fauna con l’utilizzo delle fototrappole sul territorio.
OaSì APS – Insieme per le valli. Uniti per la difesa dell’area dell’Oasi di Torriana e Montebello.
Copyright © 2023 Oasì – Insieme per le valli. All Rights Reserved. p.iVA 91183890408